Per la maggior parte dei marchi di moda, scegliere modelli famosi nelle proprie campagne pubblicitarie è essenziale per ottenere la reputazione e incrementare i propri followers per vendere sempre più prodotti.

Da tempo i marchi hanno iniziato a lanciare influencer sui social media i cui ampi seguiti li hanno resi più preziosi, ma più recentemente sono apparsi sulle pagine dei social media anche gli Influencer digitali capaci di muoversi tra i diversi social network, parlare, esprimere idee ed evolversi.

Questi influencer dei social media non sono reali o umani. Come suggerisce il nome gli influencer robot o CGI sono generati in computer grafica (CGI) e sono prodotti appunto virtualmente e tutto ciò che fanno è realizzato da designer e programmatori. Tutto ciò che pubblicano viene discusso per ore da un team di social media manager nel back-end.

Ma il fatto di non essere reali non ha affatto influito sulla loro popolarità. Con milioni di follower, alcuni di loro stanno rapidamente guadagnando più follower di celebrità di spicco e influencer dei social media popolari.

La nuova generazione di influencer CGI sta offuscando il confine tra il mondo virtuale e la realtà. Altamente controllati e curati, questi avatar digitali stanno evocando un forte senso di curiosità tra gli utenti dei social media. Potrebbero non essere reali, ma il loro impatto lo è.

L’industria della moda è già pronta a investire su di loro. Ma qual è il vantaggio principale di “assumere” avatar virtuali al posto di persone in carne ed ossa? “La predicibilità del loro comportamento, ovviamente” dice Andrew Dunst, vice presidente di Sage Group. “Gli influencer virtuali rimuovono totalmente i rischi delle pubbliche relazioni. Al contrario delle persone, le macchine non farebbero mai nulla che potrebbe impattare in senso negativo la customer base”.